Ne è un esempio Palau, perché le sostanze rilasciate dalle creme sbiancano i coralli.

Le creme solari per avere effetto devono contenere i filtri solari, ovvero delle sostanze che ci proteggano dai raggi ultravioletti UVA e dai raggi UVB. Nessun prodotto comunque è in grado di filtrare il 100% dei raggi UVA.

I filtri solari possono essere di 2 tipi, fisici e chimici:

• i filtri chimici assorbono la radiazione solare e la trasformano in calore (vietati nei prodotti eco e bio)
• i filtri fisici la riflettono

Sono molecole di sintesi create in laboratorio piuttosto inquinanti per l’ambiente. Ma non solo: se non sono resistenti alla radiazione solare durante l’assorbimento dell’energia dei raggi UV potrebbero creare problemi alla pelle.

Per esempio molecole come Ossibenzone=benzophenone-3, 4-Methylbenzylidencamphor, Paraaminobenzoico acid(PABA) sono considerati problematici.

Attenzione: questi elementi sono spessi presenti anche nei cosmetici!

Vietati i filtri chimici, Nei solari eco-bio troveremo solo filtri fisici, quindi il biossido di titanio per l’UVB (Titanium Dioxide) unito ad un filtro per i raggi UVA, spesso gamma orizanolo o l’ossido di zinco.

Attenzione: per migliorare la piacevolezza e spalmabilità della crema, spesso il biossido di titanio viene  ridotto in Nano particelle (molto piccole) per evitare lo strato bianco sulla pelle molto evidente, ma allo stesso tempo questa riduzione in particelle piccole può causare formazione di radicali liberi. Ecco perchè se è presente biossido di titanio è necessario un antiossidante nella crema per fermare i fenomeni ossidativi

Fermo restando di dover utilizzare creme bio.eco per la nostra salute, prive di molecole Nano, pensiamo all’impatto ambientale
Ultimamente è facile trovare, se vogliamo, creme solari ecobio (quindi a base di soli filtri fisici) contenenti Olio di Pongamia, per schermare raggi UVA riducendo nettamente l’impatto nelle acque (doccia/mare/piscina).

Le creme non bio.eco contengono petrolati, ed altre sostanze molto dannose per l’ecosistema marino in cui ci immergiamo. Creano numerosi danni alle acque, alla salute dei suoi abitanti, così tanto che in alcune località del mondo sono addirittura state vietate per evitare di danneggiare la barriera corallina, o altri particolari habitat.

Sì, davvero, perché i filtri fisici non si degradano nel tempo (mentre le creme non bio-eco con filtri chimici si degradano nel tempo).

Ti consiglio di consultare questo prezioso link di Zago  Ecobiodizionario.